mercoledì 15 giugno 2011

Quattro SI

Beh, un'analisi del voto referendario proprio non la posso evitare.
In generale si osserva che l'Italia è il paese del "bastian contrario" e che l'unico modo per far fare qualche cosa agli italiani è cercare fortissimamente di impedirglielo. Tutti i tentativi di svuotare i referendum e di disinteressare la popolazione sono falliti miseramente. Lo spostamento lontano dalle elezioni amministrative, la modifica della legge sul nucleare, il "meglio andare al mare" di craxiana memoria, tutte operazioni che hanno mosso l'animo donchisciottesco degli italiani che non sanno resistere alle sfide e che di conseguenza sono andati a votare certo per convinzione ma anche per dispetto.
Stranamente in questo Berlusconi ha sbagliato tutto (perde colpi... perde colpi..), non ne ha azzeccata una.
Se avesse mostrato indifferenza, assecondato i referendari in tutto e per tutto, anche lasciando votare i referendum insieme alle amministrative, se pure si fosse raggiunto il quorum le percentuali della sconfitta sarebbero state meno drammatiche. Si, a Milano e Napoli forse la partecipazione sarebbe stata trascinata dalle amministrative, ma i romani come molti altri non interessati dal voto amministrativo,la gran parte degli svogliati, se ne sarebbero andati al mare volentieri. Avrebbero detto "ci sarebbe da votare per i referendum... ma noi non c'abbiamo le amministrative ... non ne vale la pena, decideranno gli altri".
Invece Berlusconi ha alzato il tiro, quasi a voler sfidare il paese, e ha perso.
Nei contenuti invero cambia nulla o poco. Il nucleare di riffa o di raffa s'era comunque bloccato per l'evidente e manifesta contrarietà popolare; il legittimo impedimento oramai era in scadenza; e i due quesiti su acqua e servizi pubblici non potendo annullare il pregresso costituiranno solo un indirizzo per il futuro, con la necessità tra l'altro di ri-normare tutto il settore (un altro problema da risolvere per al prossima legislatura - questa certo non farà nulla non potendo legiferare in senso contrario alla volontà della maggioranza che aveva approvato le vecchie norme).
Non so se ci avete fatto caso, ma proprio per lo spirito di contraddizione degli italiani, da quando Berlusconi cerca di sdoganare come "accettabili" la sua condotta e il suo stile di vita - invero molto discutibili, mi sembra di assistere ad un moralizzazione del paese (almeno a parole), tutti sono un pochino più severi e meno disposti a tollerare furberie, scappatelle e marachelle varie.
Credo proprio che se Berlusconi a Napoli dicesse "fottetevene della differenziata" di sicuro le percentuali della raccolta di carta, vetro e metalli schizzerebbero a livelli altissimi.